mercoledì 28 gennaio 2009

GPL SULLA JUSTY SUBARU

La Subaru è stata tra le prime case a credere fortemente nelle auto a doppia alimentazioneDopo Forester, Legacy e Impreza, l’impianto GPL debutta adesso anche nella piccola utilitaria Justy. La entry level del marchio delle pleaidi ha debuttato lo scorso anno, ma differentemente dalle altre Subaru, non è dotata della trazione integrale.

Il serbatoio del GPL è posizionato nel vano bagagli al posto della ruota di scorta ed ha una capacità di 27 litri. Sempre nel bagagliaio è stato inserito anche kit di gonfiaggio e riparazione dei pneumatici. L’indicatore del livello del gas è composto da led illuminanti, collocati nella zona della leva del freno di stazionamento. Il bocchettone del GPL è vicino a quello della benzina, quindi collocati in un' unico sportello.

il motore si avvia a benzina, per poi passare automaticamente a GPL quandoviene raggiunta la temperatura ottimale.


sabato 24 gennaio 2009

CODICE radio A4


Gli apparecchi radio equipaggiati nelle vetture Audi A4 (8D) vengono programmati con un codice antifurto fisso. La protezione non è attivata dalla fabbrica di produzione, ma viene attivata alla prima introduzione del codice di sicurezza. Di seguito sono riportate le procedure da eseguire nel caso si voglia proteggere l’apparecchio o lo si debba riattivare in caso di interruzione dell’alimentazione. Il codice di sicurezza è incollato sulla scheda radio .

Modelli “beta”, “gamma”, “delta”:

Premere contemporaneamente i tasti “DX” e “FM” fino a quando nel visualizzatore compare “1000” e poi lasciare i tasti

Con i tasti programma da 1 a 4 immettere le cifre del codice: premendo ripetutamente il tasto 1 si inserisce la prima cifra, con il tasto 2 la seconda e così via

Premere di nuovo contemporaneamente i tasti “DX” e “FM” finché nell’indicatore di frequenza appare “SAFE” e poi lasciare i tasti

L’autoradio si attiva e viene visualizzata la frequenza di sintonizzazione

Modelli “Chorus”, “Concert”, “Symphony”:

Premere contemporaneamente i tasti “TP” e “RDS” fino a quando nel visualizzatore compare “1000” e poi lasciare i tasti

Con i tasti programma da 1 a 4 immettere le cifre del codice: premendo ripetutamente il tasto 1 si inserisce la prima cifra, con il tasto 2 la seconda e così via

Premere di nuovo contemporaneamente i tasti “TP” e “RDS” finché nell’indicatore di frequenza appare “SAFE” e poi lasciare i tasti L’autoradio si attiva e viene visualizzata la frequenza di sintonizzazione.

Sistema di navigazione Plus:

Premere contemporaneamente i tasti “NAVIGAZIONE” e “DISPLAY” fino a quando compare la maschera di inserimento del codice e poi lasciare i tasti

Con la manopola di regolazione contrassegnare una dopo l’altra le cifre del codice di sicurezza e confermare ogni cifra con la pressione del tasto

Con la manopola di regolazione evidenziare il campo “OK” e confermare premendo il tasto.

L’apparecchio si attiva.


CONSIGLI PRATICI

RIPRISTINO ISPEZIONE OLIO
CITROEN C3



  • 1
    Con il quadro spento premere il pulsante che si trova in basso a destra sul quadro strumenti e tenere premuto

  • 2
    accendere il quadro

  • 3
    rilasciare il pulsante che si stava premendo

  • 4
    sul display appare il nuovo kilometraggio da percorrere sino al prossimo cambio

  • 5
    spegnere il quadro

  • 6
    operazione terminata
  • auto ibride

    Le auto ibride non solo garantiscono ottime prestazioni su strada ma presentano bassissime emissioni di CO2, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico in città e nei centri urbani. Il merito va all’impiego combinato di due propulsori: il motore elettrico non solo permette la circolazione a emissioni zero con andature comprese tra i 30 e i 50 km/h, ma sostiene il motore benzina permettendogli di avere prestazioni sensibilmente più elevate.

    Tra le auto ibride attualmente in commercio spicca Honda Civic Hybrid, trionfatrice della Eco Top Ten 2008, la classifica delle automobili più rispettose dell’ambiente, curata da Legambiente e Ata Svizzera (Associazione traffico e ambiente).

    Civic Hybrid abbina a un motore benzina di cilindrata contenuta ma particolarmente evoluto ed efficiente (1.3 i-VTEC a 3 stadi di fasatura) - che garantisce l’avviamento e le accelerazioni – con un nuovo motore elettrico che tra i 30 e i 50 Km/h (limite di velocità nei centri abitati) permette alla vettura di marciare a “emissioni 0”. Le batterie si ricaricano automaticamente durante le fasi di decelerazione e frenata, quando il motore elettrico funziona come generatore.

    La Honda Civic Hybrid si fregia di prestazioni paragonabili a quelle di un motore 1.8 a benzina, sorprendenti specie se raffrontate ai suoi consumi, degni di un’utilitaria (4,6 l/100km nel ciclo combinato). Le sue emissioni, pari a solo 109g/km di CO2 nel ciclo combinato, sono addirittura più basse di qualsiasi modello a metano o GPL attualmente presente sul mercato.

    Civic Hybrid offre infine un livello di silenziosità molto alto all’interno dell’abitacolo, che aumenta il comfort a bordo per un’esperienza di guida che nulla ha da invidiare alle automobili tradizionali.

    controllo efficenza climatizzatore


    Come verificare se il vostro condizionatore è efficiente:

    Procuratevi un termometro con scala da 0 a 10 gradi cent. appoggiatelo in una delle bocchette aria della plancia cruscotto, avviate il motore e accendete il condizionatore con ventola a 1 e riciclo inserito, accertatevi dellla chiusura delle portiere. Dopo avere atteso per circa 5 minuti con motore al minimo controllate il termometro; dovrà segnare non più di 7 gradi, altrimenti significa che il vostro impianto di climatizzazione non è efficiente al 100 per 100. Se non vengono raggiunti
    questi parametri è opportuno portare a verificare l'impianto, in quanto il vostro condizionatore non essendo efficiente aumenta i consumi di carburante, perché: per raggiungere la temperatura desiderata occorre più tempo al compressore e a tutti i componenti legati all'impianto di climatizzazione oltre tutto l'impianto di climatizzazione viene lubrificato da olio sintetico inserito assieme al liquido refrigerante che circola nell'impianto stesso.

    giovedì 22 gennaio 2009

    gestione batterie

    Le batterie, siano esse cariche con elettrolito o cariche secche, necessitano di un minimo di attenzione nella gestione del magazzino.

    Le batterie cariche restando inattive, subiscono il fenomeno dell'autoscarica che giorno per giorno ne diminuisce la capacità e, di conseguenza, l'efficienza. Lunghi periodi (oltre sei mesi) di stoccaggio, pertanto, debilitano le batterie per le quali é necessario, prima di metterle in servizio, accertare il loro stato di carica mediante il controllo della tensione e della densità. Una batteria carica presenta valori di tensione pari a 12,60 / 12,80 V ed una densità pari a 1,27/ 1,28 Kg/l riferita alla temperatura di 25°C.
    Valori diversi da quelli citati impongono, prima di installare la batteria, un trattamento di ricarica con una corrente pari ad 1/10 della capacità.

    Le batterie cariche secche, a differenza delle cariche con acido, sono in grado di mantenere perfettamente la loro efficienza per periodi molto più lunghi di inattività. Tenendo conto delle più diverse condizioni di stoccaggio a cui possono essere sottoposte, un limite sicuro entro il quale lo stato di efficienza si mantiene inalterato dai 12 ai 15 mesi.

    In entrambi i casi si rende, perciò, necessaria la rotazione degli stock la quale deve essere effettuata in maniera tale da consentire l'uscita dal magazzino alle batterie più vecchie avvalendosi della data di fabbricazione stampigliata a caldo sul coperchio.

    domenica 18 gennaio 2009

    manutenzione batterie

    Le batterie sono considerate "senza manutenzione" in ogni caso è sempre meglio prendersi cura della batteria tenendo pulita la superficie e controllando regolarmente il livello dell'elettrolito. Se necessario, aggiungere dell'acqua demineralizzata: mai acido!
    L'abbassamento del livello dell'elettrolito in tempi lunghi è normale ma se ciò si verifica spesso si dovrebbe far controllare l'alternatore da un esperto.
    Lo stato di carica della batteria può essere controllata con la misura della densità acido. Se la densità acido è sotto 1,21 kg/l (o 1,18 kg/l con l'acido di 1,23 kg/l si deve ricaricare la batteria. Con questa densità acido, la batteria è protetta contro congelamento fino a - 15 ºC (con 1,28 kg/I fino a -70 ºC).

    NB: Le batterie ermetiche sono assolutamente priva di manutenzione. Per questo è impossibile aggiungere acido o acqua demineralizzata ed è vietato aprire la parte superiore del monoblocc
    o.

    attivazione batterie cariche secche

    Le batterie fornite in versione carica secca debbono essere attivate osservando le seguenti istruzioni:

    · Riempire le batterie fino a raggiungere un livello di 10 mm sopra i separatori con elettrolito avente la densità di 1.27 Kg/l riferita a 25°C.

    · Attendere 20 ÷ 30 minuti al fine di consentire alle piastre di assorbire la quantità di elettrolito che richiedono. Se necessario, riportare il livello dell'elettrolito al punto sopra indicato aggiungendo liquido della stessa densità di quello di primo riempimento.

    · Le batterie che non superano i 12 mesi di stoccaggio debbono essere sottoposte alla carica di attivazione con una corrente pari a 1/10 della capacità nominale per un periodo di tempo di almeno 4 ± 5 ore.

    · Durante la carica, la temperatura all'interno delle batterie non deve superare i 50°C. Nel caso si verificasse tale evento, è necessario interrompere la carica fino a che la temperatura non sia scesa al di sotto dei 40°C.

    · In prossimità del termine della carica, in genere mezz'ora prima, controllare, senza interrompere la erogazione di corrente, con un tester digitale la tensione di ciascuna batteria la quale non deve essere inferiore a 16,20 Volt. In mancanza ditale valore è necessario proseguire la carica fino al raggiungimento dello stesso.
    La carica sarà completa quando la densità dell'elettrolito sarà uniforme e pari a 1,27-1,28 Kg/l e la tensione (con raddrizzatore acceso) raggiungerà 2,6-2,7 V per ogni elemento (15,5-16,5 V per batterie a 12 V). IMPORTANTE! Lasciare la batteria senza tappi durante la carica in modo da permettere la fuoriuscita dei gas generati durante la fase di carica. Inoltre, lasciar riposare la batteria per alcune ore prima di procedere all'assemblaggio.

    · Nel caso in cui si debbono attivare batterie che hanno una lunga permanenza in magazzino(12 ± 36 mesi) è necessario diminuire la corrente di carica rispettivamente dei 15 ÷ 60 % ed aumentare il tempo di carica rispettivamente del 1 50 ÷ 250 %. La base di calcolo da tenere in considerazione è quella indicata nel precedente punto 3. Per situazioni intermedie di stoccaggio tra 12 e 36 mesi adeguare i valori di corrente e di tempo rapportandoli ai rispettivi periodi di immagazzinamento. Terminata la carica, controllare il livello dell'elettrolito e, ove occorra. ripristinano fino al raggiungimento dell'indicazione sopra citata (10 mm sopra i separatori).aggiungendo acqua distillata o demineralizzata.

    attivazione batterie secche

    Le batterie fornite in versione carica secca debbono essere attivate osservando le seguenti istruzioni:

    · Riempire le batterie fino a raggiungere un livello di 10 mm sopra i separatori con elettrolito avente la densità di 1.27 Kg/l riferita a 25°C.

    · Attendere 20 ÷ 30 minuti al fine di consentire alle piastre di assorbire la quantità di elettrolito che richiedono. Se necessario, riportare il livello dell'elettrolito al punto sopra indicato aggiungendo liquido della stessa densità di quello di primo riempimento.

    · Le batterie che non superano i 12 mesi di stoccaggio debbono essere sottoposte alla carica di attivazione con una corrente pari a 1/10 della capacità nominale per un periodo di tempo di almeno 4 ± 5 ore.

    · Durante la carica, la temperatura all'interno delle batterie non deve superare i 50°C. Nel caso si verificasse tale evento, è necessario interrompere la carica fino a che la temperatura non sia scesa al di sotto dei 40°C.

    · In prossimità del termine della carica, in genere mezz'ora prima, controllare, senza interrompere la erogazione di corrente, con un tester digitale la tensione di ciascuna batteria la quale non deve essere inferiore a 16,20 Volt. In mancanza ditale valore è necessario proseguire la carica fino al raggiungimento dello stesso.
    La carica sarà completa quando la densità dell'elettrolito sarà uniforme e pari a 1,27-1,28 Kg/l e la tensione (con raddrizzatore acceso) raggiungerà 2,6-2,7 V per ogni elemento (15,5-16,5 V per batterie a 12 V). IMPORTANTE! Lasciare la batteria senza tappi durante la carica in modo da permettere la fuoriuscita dei gas generati durante la fase di carica. Inoltre, lasciar riposare la batteria per alcune ore prima di procedere all'assemblaggio.

    · Nel caso in cui si debbono attivare batterie che hanno una lunga permanenza in magazzino(12 ± 36 mesi) è necessario diminuire la corrente di carica rispettivamente dei 15 ÷ 60 % ed aumentare il tempo di carica rispettivamente del 1 50 ÷ 250 %. La base di calcolo da tenere in considerazione è quella indicata nel precedente punto 3. Per situazioni intermedie di stoccaggio tra 12 e 36 mesi adeguare i valori di corrente e di tempo rapportandoli ai rispettivi periodi di immagazzinamento. Terminata la carica, controllare il livello dell'elettrolito e, ove occorra. ripristinano fino al raggiungimento dell'indicazione sopra citata (10 mm sopra i separatori).aggiungendo acqua distillata o demineralizzata.

    Che tipo di manutenzione bisogna effettuare nelle batterie?

    Le batterie sono considerate "senza manutenzione" in ogni caso è sempre meglio prendersi cura della batteria tenendo pulita la superficie e controllando regolarmente il livello dell'elettrolito. Se necessario, aggiungere dell'acqua demineralizzata: mai acido!
    L'abbassamento del livello dell'elettrolito in tempi lunghi è normale ma se ciò si verifica spesso si dovrebbe far controllare l'alternatore da un esperto.
    Lo stato di carica della batteria può essere controllata con la misura della densità acido. Se la densità acido è sotto 1,21 kg/l (o 1,18 kg/l con l'acido di 1,23 kg/l si deve ricaricare la batteria. Con questa densità acido, la batteria è protetta contro congelamento fino a - 15 ºC (con 1,28 kg/I fino a -70 ºC).

    NB: Le batterie ermetiche sono assolutamente priva di manutenzione. Per questo è impossibile aggiungere acido o acqua demineralizzata ed è vietato aprire la parte superiore del monoblocco.

    Come si conservano le batterie?
    Le batterie vanno conservate in locali asciutti e possibilmente non soggetti a forti sbalzi di temperatura. In queste condizioni le batterie al piombo/calcio, possono essere conservate senza problemi anche per circa otto mesi, mentre gli accumulatori al piombo/antimonio non possono essere tenuti a magazzino per più di tre mesi.

    ricaricare una batteria

    Le batterie devono essere ricaricate solo con corrente continua. Bisogna collegare il cavo positivo (+) del carica batterie al polo positivo (+) dell'accumulatore ed il cavo negativo (-) al polo negativo (-). Per effettuare la ricarica bisogna utilizzare una corrente pari a 1/10 della capacità nominale (Ah) della batteria. Per esempio una batteria da 50 Ah deve essere ricaricata a 5 A. NB: Le batterie ermetiche devono essere ricaricate con una corrente pari a 1/20 della capacià nominale. Per esempio una batteria da 50 Ah deve essere ricaricata a 2,5 A. La batteria si considera completamente carica quando ha una tensione di 12,60 V o più, mentre con una tensione pari a 12,30 V è da ritenersi carica solamente al 50%. Sotto quest'ultima grandezza la batteria non è più in grado di avviare la vettura.

    MODALITA' DI RICARICA
    Se per motivi di insufficiente uso o di insufficiente carica dovuta all'alternatore si dovesse ricaricare la batteria, procedere nel seguente modo:
    1. Controllare il livello dell'elettrolito e, se necessario, riempire con acqua distillata fino alla tacca max. del livello ossia mm. 15 oltre il bordo superiore delle piastre;
    2. Collegare il polo positivo (+) della batteria con il polo positivo (+) del carica batterie e quindi il polo negativo (-) della batteria con il polo negativo (-) del carica batterie;
    3. Attivare l'apparecchio utilizzando una corrente di carica continua pari a 1/10 della capacità (es.: Una batteria da 50 Ah ® 50:10 = 5 A di corrente).
    4. Durante il processo di carica la batteria non deve superare il 50°C. In caso contrario, spegnere il carica batterie.
    La carica è terminata quando la batteria non assorbe più corrente ossia va a zero (0).
    N.B. : Le batterie devono essere caricate solo con corrente continua.

    vita della batteria

    La durata delle batterie dipende dal consumo della materia attiva depositata sulle piastre e dalla corrosione delle griglie. Questo avviene con l'uso quotidiano della vettura.
    Il processo di distacco della materia attiva può essere accelerato a seguito di elevate vibrazioni del veicolo, attraverso un uso improprio dell'auto, mentre la corrosione delle griglie avviene a seguito di elevate escursioni termiche eventualmente subite delle batterie.

    temperature estreme

    Un caldo eccessivo, superiore ai 40 °C, può ridurre drasticamente la durata della batteria, a causa della corrosione delle piastre dovuta all'evaporazione dell'acqua che rende particolarmente aggressivo l'acido della batteria.
    Parimenti, temperature molto rigide causano il gelo dell'elettrolito che non riesce a far circolare gli elettroni della batteria, che così non riesce ad attivare il motore.

    Ampere e Amperora

    La capacità, misurata in Ah, è la quantità di elettricità erogata in un intervallo di tempo, scaricando un accumulatore ad un determinato regime (corrente di scarica), fino la raggiungimento di una tensione prestabilita. La corrente erogata serve per alimentare i carichi elettrici dell'autovettura, come i fari, i tergicristalli, i vetri elettrici, il condizionatore ed altri.
    Per esempio una capacità di 50 Ah eroga 2,5 A per 20 ore.
    La corrente di scarica rapida a freddo (A) dà l'indicazione della prestazione della batteria all'avviamento del veicolo. La valutazione si ottiene scaricando un accumulatore completamente carico alla temperatura di -18 °C con corrente costante prestabilita, fino al raggiungimento della tensione finale di prova.

    funzionamento della batteria

    Se paragoniamo la batteria di accumulatori ad un serbatoio, il quale è in grado di immagazzinare, supponiamo, acqua e restituirla nel momento in cui si apre il rubinetto, abbiamo chiaro il concetto di come può funzionare la batteria. Infatti, essa è in grado di immagazzinare energia elettrica quando è sottoposta a carica e restituirla quando è sottoposta a scarica.

    Le piastre positive e negative, isolate fra loro da separatori microporosi in polietilene, immerse in una soluzione acquosa di acido solforico determinano una differenza di potenziale (tensione) che dipende dalla diversa natura della materia attiva di cui le piastre sono dotate. Inserendo un utilizzatore fra i due poli estremi della batteria e chiudendo il circuito,la batteria eroga energia elettrica fornendola all'utenza. Se invece inseriamo nel circuito un generatore di energia, la batteria immagazzinerà tale energia fino a quando il suo serbatoio sarà pieno.

    Questi due momenti di attività sono definiti rispettivamente SCARICA e CARICA i quali insieme

    costituiscono un ciclo che sarà tenuto in considerazione per il computo del periodo vitale della batteria.

    Si ritiene che un ciclo si esaurisce nell'arco di una giornata lavorativa.