domenica 18 gennaio 2009

attivazione batterie secche

Le batterie fornite in versione carica secca debbono essere attivate osservando le seguenti istruzioni:

· Riempire le batterie fino a raggiungere un livello di 10 mm sopra i separatori con elettrolito avente la densità di 1.27 Kg/l riferita a 25°C.

· Attendere 20 ÷ 30 minuti al fine di consentire alle piastre di assorbire la quantità di elettrolito che richiedono. Se necessario, riportare il livello dell'elettrolito al punto sopra indicato aggiungendo liquido della stessa densità di quello di primo riempimento.

· Le batterie che non superano i 12 mesi di stoccaggio debbono essere sottoposte alla carica di attivazione con una corrente pari a 1/10 della capacità nominale per un periodo di tempo di almeno 4 ± 5 ore.

· Durante la carica, la temperatura all'interno delle batterie non deve superare i 50°C. Nel caso si verificasse tale evento, è necessario interrompere la carica fino a che la temperatura non sia scesa al di sotto dei 40°C.

· In prossimità del termine della carica, in genere mezz'ora prima, controllare, senza interrompere la erogazione di corrente, con un tester digitale la tensione di ciascuna batteria la quale non deve essere inferiore a 16,20 Volt. In mancanza ditale valore è necessario proseguire la carica fino al raggiungimento dello stesso.
La carica sarà completa quando la densità dell'elettrolito sarà uniforme e pari a 1,27-1,28 Kg/l e la tensione (con raddrizzatore acceso) raggiungerà 2,6-2,7 V per ogni elemento (15,5-16,5 V per batterie a 12 V). IMPORTANTE! Lasciare la batteria senza tappi durante la carica in modo da permettere la fuoriuscita dei gas generati durante la fase di carica. Inoltre, lasciar riposare la batteria per alcune ore prima di procedere all'assemblaggio.

· Nel caso in cui si debbono attivare batterie che hanno una lunga permanenza in magazzino(12 ± 36 mesi) è necessario diminuire la corrente di carica rispettivamente dei 15 ÷ 60 % ed aumentare il tempo di carica rispettivamente del 1 50 ÷ 250 %. La base di calcolo da tenere in considerazione è quella indicata nel precedente punto 3. Per situazioni intermedie di stoccaggio tra 12 e 36 mesi adeguare i valori di corrente e di tempo rapportandoli ai rispettivi periodi di immagazzinamento. Terminata la carica, controllare il livello dell'elettrolito e, ove occorra. ripristinano fino al raggiungimento dell'indicazione sopra citata (10 mm sopra i separatori).aggiungendo acqua distillata o demineralizzata.

Che tipo di manutenzione bisogna effettuare nelle batterie?

Le batterie sono considerate "senza manutenzione" in ogni caso è sempre meglio prendersi cura della batteria tenendo pulita la superficie e controllando regolarmente il livello dell'elettrolito. Se necessario, aggiungere dell'acqua demineralizzata: mai acido!
L'abbassamento del livello dell'elettrolito in tempi lunghi è normale ma se ciò si verifica spesso si dovrebbe far controllare l'alternatore da un esperto.
Lo stato di carica della batteria può essere controllata con la misura della densità acido. Se la densità acido è sotto 1,21 kg/l (o 1,18 kg/l con l'acido di 1,23 kg/l si deve ricaricare la batteria. Con questa densità acido, la batteria è protetta contro congelamento fino a - 15 ºC (con 1,28 kg/I fino a -70 ºC).

NB: Le batterie ermetiche sono assolutamente priva di manutenzione. Per questo è impossibile aggiungere acido o acqua demineralizzata ed è vietato aprire la parte superiore del monoblocco.

Come si conservano le batterie?
Le batterie vanno conservate in locali asciutti e possibilmente non soggetti a forti sbalzi di temperatura. In queste condizioni le batterie al piombo/calcio, possono essere conservate senza problemi anche per circa otto mesi, mentre gli accumulatori al piombo/antimonio non possono essere tenuti a magazzino per più di tre mesi.

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