giovedì 19 febbraio 2009

SISTEMA ACCESSO ED AVVIAMENTO A SCHEDA


Sistemi per accesso ed avviamento facilitato

L’accesso facilitato delle porte prevede che il conducente debba unicamente

impugnare la maniglia e tirarla, senza svolgere nessun tipo di azione. Affinché questo

possa avvenire, deve avere con se (ad esempio nella tasca del vestito), un particolare

dispositivo, che ha dimensioni simili a quelle di una carta di credito. La vettura

riconosce questo dispositivo ed abilità automaticamente l’accesso. Dalla maniglia

sparisce perciò il classico buco nel quale andava inserita la chiave che non esiste più.

Cerchiamo di spiegare semplicemente il principio di funzionamento di questo sistema.

La vettura è dotata di antenne che consentono di effettuare una copertura perimetrica.

Ovvero uno spazio ben delimitato attorno al veicolo, è costantemente “osservato” da

queste antenne. Ciascuna maniglia della vettura, possiede una fotocellula e dunque

riconosce quando il conducente inserisce la mano per tirarla. In questa condizione il

calcolatore centrale posto nell’abitacolo invia tramite le antenne perimetriche, un

segnale che viene riconosciuto dalla tessera di accesso, che ovviamente il conducente

deve avere con se, ma sulla quale non deve fare nessuna azione. Se il circuito di

questa tessera riconosce il calcolatore centrale, tramite una ulteriore trasmissione

radio, invia un codice che deve essere identificato dal calcolatore stesso. Se anche

quest’ultima identificazione viene correttamente effettuata, il sistema procede allo

sblocco delle serrature. Il gruppo maniglia oltre ad integrare il motorino elettrico per

l’azionamento dei suoi meccanismi, possiede perciò anche u n sensore elettronico. Il

conducente dopo essere salito in vettura, può avviare il motore inserendo la tessera in

un apposito lettore, che verificherà la corretta associazione della stessa con il sistema

antiavviamento, in modo che quest’ultimo venga disabilitato. La pressione di un

pulsante posto sul cruscotto, permetterà dunque di accendere il motore. In funzione

degli allestimenti della vettura, sarà possibile premere semplicemente il pulsante di

accensione, senza effettuare nessuna altra azione. In questo caso il sistema elettronico

di bordo, con l’ausilio di una antenna per la comunicazione a radiofrequenza,

riconoscerà in modo autonomo la tessera di accesso posseduta dal conducente che

non dovrà perciò essere inserita nel lettore per abilitare l’avviamento del propulsore.

Si noti che l’eliminazione della classica chiave, ha reso necessario la modifica anche

del bloccasterzo, che è sempre stato di tipo meccanico, disattivato dalla chiave stessa

quando veniva inserita nel blocchetto di avviamento. Questo importante dispositivo

antifurto, nel caso di sistemi con accesso ed accensione facilitati (e cioè senza chiave),

deve essere ad azionamento elettrico e la sua gestione, coordinata dal calcolatore

centrale presente nell’abitacolo, avviene con complesse logiche, per assicurare

sempre la massima affidabilità (non deve mai attivarsi in modo accidentale). Così se

ad esempio il bloccasterzo elettrico è in avaria, potrebbe non essere abilitata

l’accensione del motore, poiché il movimento del veicolo sarebbe troppo pericoloso

(se il bloccasterzo si inserisce, non è più possibile controllare la traiettoria poiché il

volante non può essere ruotato). Ovviamente i veicoli dotati di tessera d’ingresso,

possiedono un sistema di accesso di emergenza, che deve essere usato nel caso in cui

si manifesti qualche anomalia, o più semplicemente se la batteria del veicolo non

eroga la necessaria energia elettrica, per alimentare tutti i sistemi elettronici che

consentono l’accesso nell’abitacolo. In questi casi dunque ci si affida alla vecchia, ma

sempre molto funzionale, chiave. Le maniglie possiedono infatti un vano

opportunamente occultato per motivi estetici, nel quale inserire la chiave stessa,

“nascosta” all’interno della tessera di accesso.

Nella maniglia delle porte di alcune vetture dell’ultima generazione, sparisce il buco

nel quale deve essere inserita la chiave e compare la fotocellula che riconosce la

mano che impugna la maniglia stessa.

In caso di necessità a causa di avaria del sistema di accesso facilitato, nella maniglia è

presente uno sportello che cela il buco per la chiave di emergenza, che permette di

aprire la porta.




Ci sono modelli con la chiave di emergenza, celata nella tessera di accesso, posseduta dal

conducente. Questa tessera ha i pulsanti per aprire le porte, che possono essere

sbloccate anche tramite il sistema di accesso facilitato, col quale non occorre azionare

i pulsanti stessi.

Dopo essere entrati nell’abitacolo, la tessera di accesso deve essere inserita nel lettore,

per effettuare poi l’avviamento del motore.


Tramite il pulsante che permette di accendere il motore. Tale azione può essere

svolta anche senza inserire la tessera di accesso nel lettore, se il sistema è abilitato a

riconoscerla tramite comunicazione con la stessa in radiofrequenza.

Il calcolatore centrale dell’abitacolo, dialoga con la tessera di accesso, agisce sul

bloccasterzo elettrico, rileva la presenza della mano nella maniglia, coordina le

alimentazioni elettriche, attiva le luci della vettura per migliorare l’ingresso

nell’abitacolo nell’oscurità, blocca e sblocca le porte.

Tramite la tessera di accesso è possibile attivare l’impianto di illuminazione della

vettura per facilitare l’ingresso nell’abitacolo in caso di oscurità.

L’immagine rappresenta la struttura montata all’interno della portiera, di una

moderna maniglia dotata di fotocellula. Questo sensore riconoscere la mano che

l'utente ha con se la tessera di accesso ed infila la mano nella maniglia. Questa azione viene riconosciuta tramite la

fotocellula presente nella maniglia stessa. La tessera e il calcolatore dell’abitacolo

comunicano tra di loro, si riconoscono e vengono poi sbloccate le serrature.

Questa è la struttura del lettore della tessera di accesso, col quale il sistema da il

consenso all’accensione del motore, dopo che la tessera stessa è stata riconosciuta. 1

antenna che riceve i segnali radio dalla tessera, 2 trasponder per identificare la tessera

nel caso in cui abbia la pila scarica o ci siano interferenze.


Questi sono i componenti fondamentali, che consentono l’avviamento facilitato del

propulsore. 1 tessera di accesso, 2 antenna per riconoscimento della tessera ed

abilitazione d ell’avviamento, 3 calcolatore centrale dell’abitacolo, 4 bloccasterzo

elettrico, 5 calcolatore controllo motore, 6 quadro della strumentazione, 7 lettore

della tessera.

Tipica disposizione delle antenne nella vettura, per la comunicazione con la tessera di

accesso.


Lo schema mostra il tra il calcolatore centrale dell’abitacolo e le antenne. 1

calcolatore centrale abitacolo, 2 lettore tessera di accesso, 3 antenne per l’accesso

facilitato, 4 antenna per l’accesso facilitato.

L’immagine mostra l’area perimetrale coperta dalle antenne del veicolo, che

permettono la comunicazione con la tessera per l’accesso e l’avviamento facilitato. 1

antenna avviamento facilitato, 2 zona riconoscimento per avviamento facilitato, 3

antenna accesso facilitato, 4 zona riconoscimento accesso facilitato (circa 2 m).



Composizionedel sistema di gestione del bloccasterzo elettrico. 7 alimentazione

dalla batteria, 5 relè per la distribuzione della alimentazioni dopo contatto, 4

elettronica per alimentazione bloccasterzo, 2 calcolatore centrale abitacolo, 3

bloccasterzo elettrico, 8 alimentazione dopo contatto protetta da fusibile, 10 linea

multiplexing.

La sequenza necessaria per effettuare l’avviamento facilitato. La

tessera non deve essere messa nel lettore, ma deve essere interna all’area di

riconoscimento. Comunica col lettore stesso tramite una antenna e se il suo codice

viene abilitato, può essere effettuato l’avviamento premendo il pulsante sul cruscotto.

L’accensione del motore avviene ovviamente tramite il calcolatore centrale

dell’abitacolo, che sovrintende a tutto il processo.

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